Siete tra quelle che annotano volentieri i propri messaggi sul diario? o magari tenete un blog personale in cui scrivete per sfogarvi, mettere a fuoco, non dimenticare…Se siete tra queste capirete al volo di cosa sto parlando…il journaling è per me l’essenza stessa dello scrap, specie per ciò che riguarda il BOM (book of me). Ho sperimentato nel corso degli anni quanto catartico sia mettere giù nero su bianco il proprio stato d’animo, lasciar fluire i pensieri liberamente. Rileggendo poi mi sono sentita più leggera, quasi un’autopsicoanalisi. Non vi sembri esagerato, tenere un disrio, mettere per iscritto i propri pensieri aiuta moltissimo a mettere a fuoco se stessi ed è a volte decisamente liberatorio…non sempre si ha il coraggio di confidare i propri pensieri, la propria rabbia, il proprio dolore a qualcuno diverso da noi stessi, per paura di essere giudicati, per paura di metterci in discussione. A me piace rileggere il journaling delle mie pagine, sia che siano pensieri sulla felicità di un attimo vissuto con i miei cari, che il dolore di un momento buio. Fa tutto parte della mia vita, forse mi fa sentire di lasciare davvero una traccia alle persone che amo, quella che sono, quella che vorrei essere, quello che provo e che non sempre riesco ad esprimere. Se fino ad ora vi siete limitate a scrappare compleanni e incontri con le amiche, vacanze e feste di natale vi invito a scrappare una pagina più intima, a riprendere in mano una foto che vi ricorda un momento doloroso, difficile, fate voi. Sono certa che rimarrete stupefatte dalla passione che ci si mette a creare una pagina così intima. Questa è la mia:
barbara
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